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lunedì 11 dicembre 2017

Le streghe di New Orleans di Andrea Romanato - Recensione

Buongiorno sognatori e sognatrici,
oggi la nostra recensionista Luisa ci parla di Le streghe di New Orleans di Andrea Romanato.
Trama: Il protagonista è un ragazzo newyorchese, Erik Crane, che si ritrova mezzo morto dopo aver subito un' aggressione da parte di alcuni individui nel tentativo di salvare una ragazza. Quest' ultima gli sussurra delle parole incomprensibili e lui sviene. Quando si risveglia si rende conto di essere nel corpo di una ragazza di nome Evaline e che si trova a New Orleans. Un anno dopo, tornando a casa da lavoro, aiuta un' altra ragazza da un aggressore maniaco armato di machete. Quell' incontro e quella ragazza segneranno per sempre la vita di Erik, trascinato sempre di più nel mondo segreto delle streghe e delle loro sanguinose leggi.

Recensione: Che cosa succede ad un uomo che dopo un’aggressione mortale si risveglia nel corpo di una giovane donna e per di più una giovane strega? Già è difficile accettare il cambiamento sessuale e abituarsi a tutti quei “fenomeni naturali” che per una donna sono alla base della sua routine quotidiana, come ad esempio acconciarsi e tenere in ordine i capelli, se poi aggiungiamo la scoperta di poteri magici…diciamo che abbiamo un biglietto di sola andata per il manicomio. Cosa che però non accade al nostro protagonista Erik, che contento di essere ancora vivo, si arma di coraggio e si adatta alla nuova situazione. Ma altre novità sempre dietro l’angolo ad aspettarlo. Quali? L’incontro con una strega che gli stravolgerà nuovamente la vita.

– Perché sono una strega! – rispose secca lei guardandomi negli occhi. Che cazzo ha detto? Mi prende per il culo o cosa?

E lo scoprire che il corpo della giovane donna in cui si è incarnato il suo spirito è quello di una strega e non una qualunque? Erik si adatta anche a questo e lo fa nell’unico modo possibile che gli riesce, sperimentando e provando fino a quando non comprende come usare i suoi poteri e gestirli per conviverci e non esserne sopraffatto.
Ho apprezzato molto l’originalità di Andrea Romanato, avevo timore che trattandosi di un libro che parla di streghe di leggere i soliti cliché ed invece mi sono ritrovata in una nuova concezione di personaggio fantasy.

– Quindi tu fai incantesimi, i malocchi e leggi le carte? – chiesi impassibile prendendo con il dito un po'di crema dal cannolo.– No, non funziona così. Ogni strega fin dalla nascita ha una capacità innata dentro di sé… Gli incantesimi come li chiami tu sono solo celebrazioni religiose, pochi sono i rituali che veramente funzionano e devono essere effettuati su sé stessi o su oggetti inanimati e mai sugli altri. E no, non facciamo malocchi… non saprei nemmeno da che parte cominciare….

Le streghe si cercano tra di loro per formare delle congreghe e vivere in esse sotto la direzione di una matriarca, una strega più forte e più vecchia, con più esperienza di vita e magia… praticamente una famiglia in cui crescere e sviluppare le proprie attitudini.
Naturalmente non mancano i nemici, i cacciatori di strega sono in agguato ma questo non significa che le streghe non possano interagire con gli esseri normali senza poteri. Svolgono una vita come gli altri… solo con qualche avventura in più.

Erik appena incontra la sua prima strega, si trova catapultato in questa nuova realtà e immediatamente e istintivamente, forse per causa e volontà del corpo che ospita la sua anima, scopre i suoi poteri e cerca di imparare a usarli e a scoprire allo stesso tempo una realtà di cui non sospettava lontanamente l’esistenza. Si scopre a provare nuovi sentimenti, primo fra tutti l’attrazione e l’amore per una donna, prima fra tutti Valentine; poi il sentimento di protezione nei confronti di Tiffany e degli altri personaggi che si aggregheranno al suo gruppo di streghe improvvisate. Il libro tratta inoltre di famiglia, amore, amicizia, tradimenti e redenzioni, voglia di rivalsa e anche perdono. Ci sono molte tematiche coinvolte nella storia, ma è normale che debbano essere affrontate perché assistiamo alla creazione di questa famiglia un po' strampalata in quanto nessuno si aspetterebbe mai che i personaggi coinvolti nella storia possano avere qualcosa in comune ed invece c’è l’hanno e ci sorprendono per la loro voglia di normalità.
– Mi dispiace, avevi ragione. Lei ci ha usate… mi ha usata per arrivare al suo obiettivo. …quindi mi perdoni?– Finchè riuscirai a imparare dai tuoi errori, sempre!

Erik e la sua doppia personalità dormiente, se così possiamo chiamare lo spirito della giovane strega che è dentro di lui o meglio è sempre rimasto nel suo corpo solo non si è fatto sentire fino a quando non c’è stato bisogno di una sua parola, però mi hanno delusa un po'.Mi sarebbe piaciuto assistere a uno scontro con forti emozioni, dilemmi, tante domande e a volte anche la voglia di rifiuto da tutto quello che gli sta capitando come credo sia una normale reazione ad ogni situazione più grande di noi stessi nella vita reale (almeno secondo il mio punto di vista), invece Erik accetta quasi blandamente la situazione.
Accetta le spiegazioni di Evaline circa la loro situazione di simbiosi senza nemmeno provare a capire se gli piaccia o meno essere una strega. Praticamente è nel corpo di una strega e non ha altra scelta che comportarsi di conseguenza. A tratti in alcuni punti sembra quasi manipolato dalla stessa Evaline o da Valentine prima di lei che lo mette davanti al fatto compiuto e poi gli fa credere di avere libero arbitrio. E alla fine Erik mi è apparso un personaggio molto insicuro e che non sappia cosa vuole, soprattutto nella sua vita amorosa in quanto per me si innamora e disinnamora troppo in fretta, e che si comporti così solo per la sua voglia di essere accettato, di trovare un posto nel mondo e in una famiglia e di non essere lasciato solo. Ho trovato snervante le eccessive descrizioni dei combattimenti. Ce ne sono troppi e credo che sia normale stiamo parlando di lotta tra congreghe di streghe, ma sono più approfondite queste che le descrizioni della città di cui si accenna poco o dei caratteri e stati d’animo dei personaggi. Essendo il protagonista Erik a raccontarci tutto secondo il suo punto di vista, oltre a non soffermarsi sulle sue emozioni e sulla sua crescita
interiore, non accade nemmeno con gli altri personaggi e questi elementi sono praticamente inesistenti.

Voto:
Romanzo fantasy dalla storia originale e dalla lettura piacevole e scorrevole.

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