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domenica 30 aprile 2017

Un assaggio di Dunwich VI
Carlo Vicenzi
     Giulia Anna Gallo
David Falchi
Jennifer Sage

Buongiorno lettori!
Oggi la nostra Anna ci parlerà di Dunwich VI

Contenuto: Il libro contiene:

  • estratti Nyctophilia ad opera di Carlo Vicenzi. L'estratto riportato costituisce il prequel del suo precedente romanzo: Nyctobhobia – Mondo Senza Luce;
  • Il Sentiero del Leopardo di Giulia Anna Gallo;
  • Il Camerino di David Falchi;
  • Primi due capitoli di The Last Valkyrie – Tre Anelli, Tre Re ad opera di Jennifer Sage.
Recensione: Buon pomeroggio sognatori! Oggi vi vorrei parlare di 𝕌𝕟 𝕒𝕤𝕤𝕒𝕘𝕘𝕚𝕠 𝕕𝕚 𝔻𝕦𝕟𝕨𝕚𝕔𝕙 𝕍𝕀, raccolta di estratti di genere fantasy/fantascientifico.
La raccolta è una piacevole lettura per coloro che amano il genere in questione. Il libro costituisce una raccolta ben riuscita per due motivi:

  1. La breve durata degli estratti;
  2. La bravura degli autori.
Pertanto andrò ad analizzare i singoli estratti, partendo da Nyctophilia di Carlo Vicenzi:

𝔑𝔦𝔠𝔱𝔬𝔭𝔥𝔦𝔩𝔦𝔞
Il prequel di Nictophobia è stato l'estratto che mi ha colpito più di tutti. Questo breve racconto ruota intorno a due personaggi: Vania e Diego. Nell'alternanza dei loro punti di vista, emerge una visione tetra dell'essere umano e del pianeta, avvolto dall'oscurità:
Non c'è altro da bruciare per tenere lontano il Buio. Niente rampicante latteo, in questa zona, niente vecchi mobili all'interno degli edifici diroccati. In molti devono essere passati di qui, da quando il sole è scomparso;
Chi ha detto che l'Oscurità è totalmente nera? 
Chi ha detto che nel Buio non si vede nulla?
 L'autore fornisce qualche indicazione sui personaggi della vicenda ma, grazie alle sue doti narrative, è possibile comprendere la storia nonostante la mancata lettura del romanzo Nictophobia (che non vedo l'ora di leggere!).
Procedendo con il racconto, la paura si fa sempre più presente:
<<E' un epoca estrema e per sopravvivere bisogna usare metodi estremi>>
Quando il nemico dell'uomo sembra essere l'oscurità, inaspettatamente, attraverso la sofferenza fisica dei personaggi, si comprende la vera causa del dolore: la Luce.
Il mondo è cambiato e noi dobbiamo cambiare con esso.

ℑ𝔩 𝔰𝔢𝔫𝔱𝔦𝔢𝔯𝔬 𝔡𝔢𝔩 𝔩𝔢𝔬𝔭𝔞𝔯𝔡𝔬 
Questo breve racconto mi ha molto colpito, al punto di desiderarne il seguito! La vicenda ruota intorno alla giovane Rhao-mei, mutaforma.
La mia seconda forma è quella di un leopardo nebuloso, ma tendo a percepire tutti i grossi gatti come potenziali compagni di gioco e loro paiono sentirsi attratti da me in eguale misura.
Attraverso l'occhio di Rhao-mei, il lettore conosce il suo senso di solitudine e il conflitto culturale all'interno della sua famiglia:
Non è mai stato tanto facile ignorare i possibili sottointesi delle parole di un'altra persona. Si tratta soltanto di trascorrere qualche ora di svago - assolutamente platonico - tra conoscenti, al massimo potenziali amiche. Soprattutto, non sarà un appuntamento. E' ridicolo anche solo ipotizzarlo. Giusto?
Come i comuni leopardi nebulosi, anche noi siamo rimasti in pochi, così non sembra del tutto illogico che i genitori previdenti spingano gli ultimi rimasti ad accoppiarsi tra loro per portare avanti la specie. Ma è solo questo che siamo, animali con un imperativo biologico da assecondare, schiavi degli aspetti più infimi della nostra natura selvaggia?
La protagonista è una ragazza semplice e conquista sin dal principio. L'ambientazione del racconto rende il tutto ancora più verosimile, permettendo ai lettori di immedesimarsi nella giovane mutante. Questo breve racconto è ben scritto, l'abilità narrativa dell'autrice conquista l'attenzione del lettore: non vi è un solo istante di noia, al punto da desiderare che la storia continui.

ℑ𝔩 𝔠𝔞𝔪𝔢𝔯𝔦𝔫𝔬
Il camerino è un racconto sul soprannaturale con un forte senso dell'umorismo e le risate sono assicurate: i commenti del fedele aiutante Lerner sono memorabili.
<<Questo grassone sudato che compie un esorcismo, Kiesel? Ti prego fallo riprovare.>>
La vicenda si svolge in un teatro dove Kiesel viene ingaggiato dall'attore Alessio Sforza Cenci, il quale sente minacciose presenze nel suo camerino. Il punto di vista di Kiesel padroneggia sulla storia, rendendo una attiva e dettagliata presentazione dell'indagine.
Sentii gli spiriti all'interno del rametto agitarsi a causa dell'attacco psichico. Mi stavano proteggendo, anche se non era un assalto insidioso. Nel frattempo le particelle spirituali presenti nell'ambiente cominciarono a vorticare davanti a me, andando poi a confluire nell'angolo alla mia sinistra in un turbine verdastro. Dopo qualche istante, si concentrarono su una sagoma ingobbita. Era un uomo e aveva il viso rivolto nella mia direzione. Il volto divenne visibile dopo qualche secondo. Era quello di un vecchio. Metà del viso era piena di rughe. L'altra metà era così corrosa, forse da un acido, che i lineamenti apparivano confusi. Mi trovai a essere grato che il sortilegio di manifestazione fosse limitato negli effetti.
La trama della storia è ben studiata: l'aggiunta del sarcasmo di Lerner rende l'atmosfera leggera e piacevole.
 
𝔗𝔥𝔢 𝔏𝔞𝔰𝔱 𝔙𝔞𝔩𝔨𝔶𝔯𝔦𝔢 – 𝔗𝔯𝔢 𝔄𝔫𝔢𝔩𝔩𝔦, 𝔗𝔯𝔢 ℜ𝔢  
Questi primi due capitoli aprono l'opera di Jennifer Sage: a causa di una profezia, la figlia di Glylada e Krakis, Kara, nasce con dei particolari segni. Dalla negazione del padre, convinto di un tradimento, si passa alla rivelazione di un'antica profezia.
Ogni volta che immergeva la penna nell'inchiostro per registrare la nascita, tremava così forte da versare la china o da spezzare la piuma e ogni volta ne rimaneva così sconvolta da pensare: il prossimo mese la aggiungerò. Il prossimo, il prossimo, il prossimo.
 Il capitolo successivo è dedicato unicamente a Kara, la protagonista. La ritroviamo adulta e combattente
La mia armatura è indistruttibile, il resto di me no.
Essere l'ultima di qualunque cosa fa schifo, per la cronaca.
La trama diventa sempre più interessante: dopo diversi secoli, ci troviamo nell'epoca moderna e Kara è spinta da forti desideri che però non sembrano essere adeguati al suo ruolo. Pertanto ricerca soddisfazione nel mondo terreno, desiderando però un'unica cosa: Zane. Riuscirà Kara a conquistarlo?


 Voto complessivo di tutti gli estratti:

giovedì 27 aprile 2017

Mirela Minkova & Cristina Silvestri

Buongiorno sognatori!
Oggi lo staff di Il mondo delle sognatrici vi presenta Mirela Minkova e Cristina Silvestri, autici di D'Ark, attraverso una breve intervista.

Ciao ragazze,benvenute nel nostro blog! Ci definiamo come delle sognatrici e allo stesso modo chiamiamo i nostri lettori. Vi considerate delle sognatrici? 

 Cristina – Ciao! Grazie a voi per averci invitate! Per rispondere alla domanda direi di sì, mi considero una sognatrice su qualunque fronte, che sia la scrittura o semplicemente la ricerca di un’avventura.
Mirela - Ciao, grazie di averci invitate! Allora direi che nel mio caso è un po' una via di mezzo. Diciamo che tutti siamo un po' sognatori, perché tutti vorremmo arrivare da qualche parte, fare qualcosa. Quindi direi di sì, dal punto di vista di cose che vorrei fare lo sono. Per esempio vorrei girare il mondo quando ne ho l’opportunità, far conoscere la nostra trilogia a un pubblico più vasto perché il messaggio che vorremmo mandare conta molto per me, essere capace di cantare (questo più che un sogno, lo chiamo utopia perché davvero sono molto stonata). E poi se nell’ essere sognatore s’include anche meravigliarsi ancora delle cose che ci circondano, allora lo sono. Per la realtà di tutti i giorni invece, tendo ad essere realista, forse persino un po' pessimista.

Essere uno scrittore può essere difficile, quali difficoltà avete incontrato? E’ stato difficile trovare una casa editrice?

Cristina – Sì e No! Essere scrittore diventa difficile se non hai niente di cui parlare, nessuna idea da proporre e soprattutto poca fantasia. Certo non è un lavoro facile perché devi essere ben conscio degli ostacoli che si possono presentare come lavorare a quattro mani, come costruire storia e personaggi, stare attento alla sintassi, ma soprattutto far sì che il romanzo attiri il lettore. Noi ancora non collaboriamo con nessuna casa editrice. Siamo self-publish grazie a Streetlib.
Mirela - Abbiamo sfortunatamente incontrate varie difficoltà nel trovare una casa editrice perciò alla fine abbiamo optato per il self-publishing che ci ha permesso di mettere il nostro libro in vendita in formato Ebook. Per il resto, se si hanno le idee, le difficoltà che si incontrano sono maggiormente di tipo logico, nel senso che bisogna prestare molta attenzione affinché tutto sia coerente e logico, la storia, i personaggi e cosi via.

 Lavorare in gruppo non è facile. Perché avete intrapreso questo progetto in coppia e quali difficoltà avete trovato? 

Cristina – Come dicevo precedentemente questa è una difficoltà che si può incontrare se si scrive a quattro mani un romanzo, ma diciamo che non è stato il nostro caso, anzi devo dire che ci siamo trovate abbastanza bene in effetti. Noi ci siamo conosciute all’università e se non fosse stato per Mirela non ci sarebbe mai stato nessun romanzo perché l’idea sarà anche partita da me ma è stata lei che mi ha dato il coraggio e la forza di cominciare.
Mirela - Cristina aveva questa idea fantastica che venne fuori un giorno dopo aver parlato di eroi dei fumetti, quindi non potevo non insistere che prendesse vita! Non è stato difficile lavorare in coppia, anzi, direi che nel nostro caso è più semplice, essendo entrambe esordienti. Ci siamo sente date la spinta per andare avanti, per finire il libro, e per costruire la storia e i personaggi, due teste sono decisamente meglio di una, per non parlare quando si tratta di trovare ed eliminare eventuali buchi di trama. Siamo entrambe molto pignole da questo punto di vista.

Come definireste l’altra in ambito professionale e privato?

Cristina – Mirela è una ragazza molto professionale in ambito lavorativo. Certo incontriamo tutti le nostre problematiche data la vita privata che conduciamo (con il lavoro e tutto il resto), ma lei è sempre rimasta fedele ai suoi compiti e ha sempre una gran voglia di mettersi in gioco. E ciò che ho detto in ambito professionale vale anche nella sfera privata. È una buona amica, nonostante la sua pigrizia.
Mirela - Cristina è una ragazza molto determinata, con cui si può parlare di letteralmente tutto, dalle questioni comiche di tutti i giorni ai grandi quesiti filosofici. Ha una grande passione per la giustizia, che credo sia la cosa che in primis ci fece diventare amiche all’università. È seria e professionale, e aggiungerei ha una qualità che oggigiorno difficilmente si trova, e non sempre è considerata qualità, ossia dire le cose come stanno senza peli sulla lingua. E co-scrittrice, non sono pigra, sono diversamente attiva.

Abbiamo parlato delle scrittrici, ora vorremmo conoscere le donne! Chi siete nella vita privata?

Cristina – Diplomata al liceo classico, laureata in Sociologia (3 anni di studi a Scienze per l’investigazione e la sicurezza e 2 anni a Ricerca sociale per la sicurezza interna ed esterna). Sono stata 9 mesi in Inghilterra dopo la laurea, all’Università di Portsmouth. Tornata in Italia mi sono messa subito all’opera per completare e pubblicare il libro online. Adesso intraprendo un tirocinio presso un’azienda privata e nel tempo libro faccio una capatina alla webradio locale e aiuto un’agenzia investigativa romana a farsi un po’ di pubblicità.
Mirela - Io ho fatto il liceo socio-psico-pedagogico, ho la laurea triennale in ''Scienze per l'Investigazione e la Sicurezza''. Sono di origine bulgara ma ho vissuto in Italia per dodici anni, durante i quali mi sono sentita a casa e, in tutta onestà, mi sento decisamente più italiana che bulgara. Mi sono dovuta trasferire in Inghilterra, dove attualmente risiedo, facendo la ragazza alla pari, la cameriera e sto conducendo un Italian Cafè alla biblioteca locale nei sabati. Nel tempo libero mi piace leggere, ascoltare la musica, guardare serie tv e film, uscire anche solo per una passeggiata.

Da bambine c’era chi sognava di fare l’astronauta, chi l’infermiera o la maestra. Chi desideravate diventare da bambine? Avreste mai immaginato di diventare scrittrici?

Cristina – Guarda ti dirò che non è mai stato il mio sogno nel cassetto, ma c’è stato un sogno molto simile a quello dello scrittore Volevo diventare una regista cinematografica, e l’ho voluto praticamente fino a qualche anno fa ma la vita mi ha portato altrove (comunque volevo raccontare qualcosa alle persone). Dunque scrivere per me è un po’ come essere la regista delle mie storie. Ma se avessi potuto scegliere sarei diventata volentieri un supereroe o un pirata
Mirela - Io da bambina, e in realtà per un po' tutta la vita, ho desiderato essere nelle forze dell'ordine, risolvere crimini, possibilmente quelli più intricati. So che non è un sogno particolarmente popolare tra le bambine piccole, ma è sempre stato cosi, ci ho sempre creduto alla giustizia, pur se imperfetta. Sfortunatamente, le vie del destino non mi hanno portato a realizzare quel particolare sogno, ma ciò non significa che ho smesso di crederci. Per quanto riguarda diventare scrittrice, avendo scritto un solo romanzo, non mi ci sento ancora. Tuttavia è una cosa alla quale ci tengo, e alla quale ci avevo pensato per molto tempo prima di incontrare Cristina. Semplicemente non avevo fatto altro che scrivere racconti brevi, di getto, che in retrospettiva, meglio che tengo nascosti al mondo

Avete un modello di riferimento in ambito privato e professionale?

Cristina – Non ne ho uno in effetti. L’unico modello a cui mi ispiro è un modello “utopico” di buon cittadino, quello di essere una persona “civile”, “rispettosa”, “educata” e “onorevole” e credetemi…non è affatto facile in questo mondo prepotente.
Mirela - Come Cristina, nemmeno io ho un modello a cui aspiro, ma più un insieme di valori in cui credo e che cerco di seguire nel mio piccole e per quanto possibile.

Cosa consigliereste ad un aspirante scrittore?
    
Cristina – Consiglierei di leggere soprattutto. Leggere tanto, anche se non è il genere di cui si vuole scrivere. Leggere, leggere, leggere. Fare esperienze del mondo, anche di quelle più semplici. Direi di scrivere…qualunque cosa, anche una pagina al giorno. Scrivere di sentimenti, scrivere della vita, scrivere di ciò che ti appassiona…insomma basta buttare giù un pensiero e piano piano tutto prenderà forma da sé.
Mirela - Consiglierei di buttarsi. Se ha la passione, e un'idea, non dovrebbe perdere tempo e mettersi sotto e provare a scrivere. Non sarà facile, ma troverà il suo modo, quello che funziona per lui/lei. Potrebbe cominciare con un diario personale, racconti brevi, poesie. Qualsiasi cosa si senta di fare. E come ha detto la mia co-writer, definitivamente leggere il più possibile.

Avete di recente pubblicato il primo libro della saga D’Ark. Volete parlarci della saga e dare qualche anticipazione ai nostri lettori?

Cristina – Beh posso solo dire che è un romanzo che va letto con molta attenzione. Ci sono tanti argomenti trattati e all’inizio può disorientare un po’ ma man mano tutto sarà più chiaro. D’Ark parla della vita di tutti i giorni, delle persone che incontriamo per le strade, dello sconosciuto della porta accanto a cui non facciamo caso. Parla di come la società di si sia evoluta al tal punto da diventare la nemica di se stessa e di come l’uomo abbia fatto di tutto pur di preservare quel po’ di potere a discapito di suo fratello. Non abbiamo “inventato” niente dal punto di vista culturale. Tutto ciò che leggerete è uno spunto reale, abbiamo voluto dipingere la realtà così come ci si presenta davanti agli occhi (e ci teniamo a sottolinearlo spesso che questo non è un romanzo distopico). Come piccola anticipazione possiamo solo darvi il titolo del prossimo romanzo, ovvero la Caduta del Re. Speriamo di non aver catturato solo la vostra curiosità ma di avere, ora, la vostra completa attenzione ;)
Mirela - ''Il gioco dell'alfiere'' è un puzzle. Abbiamo cercato di costruire una realtà che rispecchi la nostra, per cui anche la trama stessa è intrecciata e complessa. Abbiamo cercato di essere più verosimili possibili, vogliamo che la storia sia portatrice di un messaggio ben preciso, di valori nei quali entrambe crediamo, ma vogliamo anche che sia coinvolgente, che faccia sorgere quesiti e dubbi, riflessioni. Come anticipazione, oltre al titolo del secondo libro, e al fatto che sia già in lavorazione, posso dire che la situazione si scalda e si complica ancora di più, ci sono conseguenze per le azioni di tutti i personaggi del primo libro, ma non posso dire altro. Spero che, come ha detto Cristina, siamo riuscite a intrigare i lettori e tutti coloro che vorranno leggere il nostro primo libro!



Apri i tuoi occhi
Patrisha Mar
Buongiorno sognatori!
Oggi Josephine March ci presenta il nuovo romanzo di Patrisha Mar!

Trama: Ward Camden è un famoso scrittore di thriller, bestseller in tutto il mondo, ma è anche un misogino con il carattere schivo e nessuna voglia di stare al centro dell’attenzione. Il suo sogno è fuggire da Los Angeles, dalla sua agente e da Linda, la fidanzata. In un impeto di ribellione, decide così di partire per la Toscana, per ritrovare sé stesso e la perduta voglia di scrivere. Il destino si presenta a lui con il nome di Sissi Fiori, una giovane violinista che prima lo travolge con la sua bicicletta, poi con il suo carattere solare e appassionato, infine lo coinvolge in una vacanza inaspettata e piena di sorprese. L’attrazione fra i due è immediata, ma ci pensano Andrea ed Emma, i più cari amici di Sissi, a complicare le cose. In un tale vortice di eventi, emozioni e fraintendimenti, Ward e Sissi riusciranno a lasciarsi andare al sentimento che sta nascendo fra loro?

Recensione: Patrisha Mar è cresciuta!
In questa storia non ho ritrovato le solite gag comiche o situazioni simpaticamente esilaranti, ho incontrato personaggi ben delineati, ognuno con le sue sfaccettature molteplici, le sue complessità come del resto lo sono le persone che incontriamo tutti i giorni nella realtà.
Questi personaggi hanno voglia di crescere.
I suoi personaggi vivono... così ci ritroviamo a fianco di Ward giovane scrittore, un po' caratteriale, dall'animo sensibile e molto complesso, definito egoista dalla sua pseudo-ragazza Linda; persino Caroline, la sua agente, pensa che lui abbia un pessimo carattere e sia difficile da gestire...

«Mi stai a sentire?»
«Lo faccio sempre, ecco perché sono truccato come una drag queen».«Sei il solito esagerato».Ward la trafisse con uno sguardo assassino mentre si girava a guardarla.«Forse non hai ben chiaro che questo tuo pessimo carattere, mischiato al fatto che Poison non sta vendendo come speravamo, ha reso la tua posizione perlomeno scomoda. Ci vuole pubblicità e devi imparare a essere più accomodante. Impara a essere più essere più accomodante ti prego!
»

Ward è alla ricerca di sé stesso e fugge da Los Angeles, che non ha più nulla da offrirgli, si ritrova in Toscana, a Lucca.
Qui conoscerà Sissi Fiori, un vero tornado di emozioni e di simpatica voglia di vivere, che lo travolgerà letteralmente con la sua bicicletta.
Assisteremo alle introspezioni dei vari personaggi: oltre a Ward e a Sissi, conosceremo man mano le vicende e le varie sfumature caratteriali di Emma e Andrea, che da amici e personaggi di contorno nel romanzo sapranno guadagnarsi, con il loro spessore, un posto alla ribalta insieme ai due protagonisti.
Il tema del libro è tutto sul conoscersi a fondo... quanto bene ci conoscono i nostri amici? E poi sulla sincerità, ma se non ci conosciamo appieno come possiamo pretendere che gli altri ci conoscano altrettanto bene?

Per una persona come lui che amava il non apparire, che sognava un discreto anonimato, il successo con la S maiuscola era stato uno scossone vero e proprio, un terremoto magnitudo 8 della scala Richter, una fortuna, ma anche sciagura. Dopo dieci anni ancora non riusciva a gestire la fama, a far finta di essere una rotella oliata dell'ingranaggio. Era un truffatore, prima di tutto con sé stesso. Ma poteva gettare fango su tutto questo? Sarebbe stato un idiota patentato, un imbecille. Doveva invece accettare l'ineluttabilità della vita.
Questa è la storia degli amori vissuti in silenzio e mai confessati, dei sentimenti indovinati e di quelli scoperti quasi per caso... una storia stupenda che ho letto quasi tutta d'un fiato.
Mi sono innamorata di ogni personaggio, ho sofferto con Andrea per il suo amore senza speranze, ho pianto con Emma per la sua solitudine e ho riso con Sissi...
L'autrice ci invita a riflettere già nel titolo del suo libro Apri i tuoi occhi, è un chiaro invito a guardare meglio le cose, cercare di capire meglio le persone che ci stanno intorno, non dare più niente per scontato. È una storia piena di passione, con personaggi vivi e memorabili.
Complimenti, mi è piaciuto davvero molto!

Voto:

mercoledì 26 aprile 2017

Un disastro perfetto
Jamie McGuire

Buongiorno sognatori! Oggi Josephine March ci consiglia...
Uno splendido disastro è un fenomeno mondiale e la serie che ha portato al successo Jamie McGuire

Sentimenti inconfessabili, lotte interiori, passione proibita: è difficile non diventarne dipendenti. 
Jamie McGuire è autrice delle serie:
1 - Uno splendido disastro 
2 - Il mio disastro sei tu 
3 - Un disastro è per sempre 
4 - Uno splendido sbaglio 
5 - Un indimenticabile disastro 
6 - L'amore è un disastro 
7 - Il disastro siamo noi 
8 - Il disastro perfetto
Happenstance
1 - Una meravigliosa bugia
2 - Un magnifico equivoco 
3 - Un'incredibile follia
Trama: Ellie ha appena finito il college quando, a una festa, incrocia lo sguardo magnetico di Tyler Maddox. Quei profondi occhi nocciola la affascinano. Ma si sa che Tyler ha il pugno facile e ama circondarsi di ragazze sempre diverse. In una parola, è il ragazzo sbagliato. Eppure c’è qualcosa di più in lui. Quando sfiora le sue mani, Ellie riconosce un’inaspettata dolcezza. E nel suo caldo abbraccio trova la sicurezza di cui ha bisogno. Un punto di riferimento incrollabile. Solo lui è in grado di leggere nel suo cuore. Del resto, è un Maddox. E i Maddox, quando s’innamorano, amano per sempre. Ellie, però, ha troppa paura di lasciarsi andare. Ha paura di fidarsi. Tyler potrebbe far cedere le sue difese e irrompere nella sua vita come un fiume in piena. Ha bisogno di tempo. Non può permettersi di sbagliare. Perché quando c’è di mezzo l’amore, tutto diventa inevitabilmente più complicato.


Recensione: Personalmente adoro questa scrittrice... ed è con profondo rammarico che mi accingo a farne questa recensione.
Il libro non mi è piaciuto. Ho trovato la storia in molti tratti grottesca e al di fuori di ogni realtà: va bene è un filone romantico, va bene ci deve essere un minimo di favola.
Ma... qui, signori miei, si esagera! Tutta la storia appare come un tentativo, mal riuscito, di finire la serie dei fratelli Maddox che tanto ho amato.
La trama parte con la protagonista Ellie Edson, figlia di un Creso moderno, che annoiata e ricca rampolla oltre a dedicarsi a l'arte del michelasso (mangiare, bere e andare a spasso), si concede epiche bevute in feste organizzate da lei.
Feste in cui, oltre a fumare Hashish, i giovanissimi invitati provvedono, sempre per noia eh, a distruggere mobili e suppellettili di valore mentre la giovane Ellie passa indistintamente da un giovane e arrapato Tyler Maddox alla dolce Paige...

La casa era talmente affollata di gente ubriaca, sudata e barcollante che fareun profondo respiro non sarebbe servito: nella stanza mancava ossigeno. Ero satura dei suoni bassi e delle urla e delle risate starnazzanti delle ragazze, la maggior parte delle quali troppo giovane per comprare una lattina di birra, figurarsi per vomitare la confezione da sei di Mike's Hard Lemonade che si erano appena scolate. 
Ellie ha tutto: giovinezza, bellezza, intelligenza e ricchezza ma si annoia e così i suoi genitori dopo averla tanto viziata e coccolata pensano bene, dietro consiglio di una psicologa (perchè non ci arrivavano da soli), di tagliarle i fondi... così Ellie è disperata e in bolletta e voi penserete che andrà a finire all'ospizio dei poveri mendicando un pranzo... noooo sbagliato in pieno! La giovane Elli riesce ad ottenere, perdonatemi il tono ma in questi tempi di crisi persino la fatina di Cenerentola non ci sarebbe riuscita, un posto decente pur non avendo referenze e nessuna qualifica. Riesce a ubriacarsi e a fare un vero casino... ma... e qui nemmeno Harry Pottercon la sua bacchetta magica... ottiene persino una promozione! Ellie è alcolista e sta cercando di smettere... ma chissà perché i suoi amici, che sanno la battaglia che sta affrontando, la invitano nei locali e le offrono persino da bere!
Finley, sua sorella maggiore, l'aiuta a indulgere in questo atteggiamento autodistruttivo quasi incoraggiandola

«È stato una boccata d'aria fresca... si è fatto liquidare senza battere ciglio ed è andato per la sua strada. ed era sexy. Tanto, tanto sexy. Forse da dieci.»
«Da dieci? Un dieci pieno o scarso?»
«Scarso. Non ha centrato il cestino dei rifiuti quando ha tirato il preservativo, però sa fare a pugni. In quello è bravo sul serio. Ieri ha fatto il culo a un tizio grosso il doppio di lui. Ha il fisico di david Beckaham, forse un pò più robusto, è coperto di tatuaggi e sa di Marlboro rosse e di rame.»
«Di rame?»
«Aveva il sangue dell'altro sui vestiti.»

 

Ellie Edson è cinica, sarcastica, irriverente e a tratti molto divertente (devo ammetterlo certi suoi discorsi mi hanno fatto molto ridere). Incontra Tyler, fanno sesso subito, ma poi lei seguendo un preciso cliché, a cui è fedele da molto tempo, respinge ogni suo palese tentativo di rivederla... ma il destino ha altri progetti per loro due...
Lei non vuole rivederlo perché pensa di essere completamente marcia dentro e non vuole rovinarlo.
Elli continuerà a commettere degli errori, rovinando la sua esistenza, errori di cui dovrà fare ammenda con molte persone.


In città ero conosciuta per cose molto peggiori del fatto di essere la figlia di un miliardario.
Nessuno mi avrebbe assunto, e quando Finley avesse scoperto che cos'avevo combinato non mi avrebbe mai perdonata. Avevo perso tutto e il futuro mi sembrava molto buio. 


La storia non è credibile e sinceramente mi aspettavo di meglio.

Voto:













domenica 23 aprile 2017

Respiro ancora
Marika Carrabino


Buongiorno sognatrici ecco a voi RESPIRO ANCORA, un romanzo ricco di significato e colpi di scena, presentato dalla nostra Sara

Titolo: Respiro Ancora
Autore: Marika Carrabino
Genere: Drammatico,Romance
Casa Editrice: Sensoinverso Edizioni

Note: Mi chiamo, Marika ho ventisei anni e lavoro come educatrice presso un asilo nido di Augusta (SR), città dove tutt'ora vivo. Amo la natura e gli animali, nel tempo libero adoro fare trekking e lunghe passeggiate in compagnia del mio cane. La mia migliore amica d'infanzia? Una macchina da scrivere tutta rosa."Respiro ancora" è il mio romanzo d'esordio.

Trama: Anna vive una vita che sente stretta: obbligata a lavorare presso l'atelier di abiti da sposa della famiglia, oppressa dalla madre, incompresa nei suoi desideri. Assieme all'amica d'infanzia Eva cade presto nel tunnel della droga e , nel momento in cui Eva scompare in Inghilterra, Anna rischia un'overdose. Stretta nella morsa di una famiglia troppo esigente e fredda, affranta dal dolore. Anna pare trovare rifugio e sollievo nella droga, condividendo questa discesa agli inferi con il suo ragazzo Romeo. La sua vita sembra gradualmente rifiorire quando inizia e termina poi in un percorso di disintossicazione e prova a rimettersi in piedi. Ma la famiglia e i fantasmi del passato sono ancora li ad attenderla… Un giorno però compare John, affascinante ragazzo con il quale Anna instaura un rapporto fatto al contempo di attrazione e scontro. Inizierà così per la giovane un periodo pieno di emozioni, passioni, turbamenti, sorprese, cambiamenti. Con un segreto che incombe sul loro passato.

Recensione: Anna è una giovane e bellissima ragazza costretta però a vivere secondo le regole della famiglia, anzi secondo le regole della madre, una donna davvero dura e poco sensibile ai sentimenti e alle richieste della famiglia. La giovane come tradizione si ritrova a lavorare presso l'atelier di abiti di sposa della famiglia. L'unica possibilità per scappare da questo lavoro che lei non ama è uscire con la sua amica d'infanzia Eva, un'amica con un carattere a volte molto difficile e diverso da Anna.


Tra di loro però c'è un forte legame nonostante abbiano entrambe caratteri differenti. Eva a differenza di Anna è cresciuta senza la figura paterna nonostante la presenza del patrigno, ma comunque non riesce a farsi una ragione così spesso si trova a fare cose sbagliate, disobbedisce e trasgredisce le regole, non rispetta se stessa e fa cose sbagliate sia per se stessa che per le persone che la frequentano. Cosi Anna a causa della sua situazione famigliare inizia a seguirla e imitarla  entrando con lei e suo ragazzo Romeo nella strada della droga. Sembra che la sua vita inizi a migliorare ma questa situazione di “felicità” dura poco e così si ritrova a iniziare un percorso molto difficile per lei, la disintossicazione.




Da sola riesce però a lottare e a prendere la situazione in mano salvando la sua vita ma c'è qualcosa del suo passato che non la lascia veramente felice finché conosce un giovane italo-inglese, John, affascinante e intrigante. Tra i due inizia un rapporto che col il passare del tempo diventa sempre più profondo.



Grazie a questo legame, Anna inizia a sentirsi meglio a vivere bene e soprattutto a seguire il sogno della sua vita, la scrittura, ma ma la vita a volte è curiosa perché non tutto si svolge secondo i piani...riuscirà la giovane Anna a realizzare il suo grande sogno e vivere la storia d'amore con John, il ragazzo che le ha cambiato tanto la vita?
     Il libro è raccontato sia al passato che al presente tra la bellissima Sicilia e l'Inghilterra. La storia è molto bella, ricca di colpi di scena e segreti. Piano piano la lettura inizia a diventare molto piacevole e ti fa capire le difficoltà della vita, l'amicizia quella vera nonostante le divergenze, l'amore, il rispetto, il coraggio di andare avanti chiudendo con il passato, il coraggio di rinunciare a qualcosa di sicuro per intraprendere un sogno, il coraggio di dire la verità rischiando di perdere tutto. Quindi che dire un libro da non perdere nonostante abbia desiderato leggere un finale più sicuro.

Voto: 

sabato 22 aprile 2017

Un bacio a 5 stelle
Flora A. Gallert & Claudia Crocioni

Buongiorni sognatori!
Inauguriamo il fine settimana con la recensione di Anna che ci espone la sua opinione su Un bacio a 5 stelle di Flora A. Gallert e Claudia Crocioni.

Trama: Giulia e Luca sono amici da una vita e frequentano lo stesso collegio svizzero per giovani facoltosi. Durante un viaggio a New York, un attentato terroristico li costringe a convivere a stretto contatto nel lussuoso hotel dove soggiornano. L'irrazionalità, la spavalderia e i tormenti interiori di lui, si scontreranno con la bellezza, l'ingenuità e i valori di lei. Un continuo contrasto di momenti agro-dolci che cambierà per sempre le note regole dell'amicizia tra uomo e donna.

Recensione: Buongiorno lettori!
Oggi ho il piacere di parlarvi del nuovo romanzo di Flora A. Gallert e Claudia Crocioni: Un bacio a 5 stelle. La storia, ambientata nella Grande Mela, racconta le vicende amorose di rampolli dell'altà società (ad eccezione di Giulia, ragazza di umili origini) in gita scolastica. Sebbene non sia mai stata amante di racconti nei quali il dio denaro aveva una presenza importante, devo dire che questo romanzo mi ha piacevolmente coinvolto. L'opera è ben scritta poichè molti elementi sono riconducibili alla realtà: il linguaggio colorito dei giovani; l'agiatezza di quel 1%; la piaga della droga sugli adolescenti. Questa atmosfera realistica viene arricchita dall'amicizia tra Luca e Giulia che, con il passare del tempo, diventa sempre più complicata:
Per un attimo rimanemmo in un silenzio imbarazzato, ce n'erano troppi in questo ultimo periodo, crescendo era tutto diventato troppo complicato. Ce l'avremmo fatta a non rovinare questa amicizia?
I pensieri di Giulia ci accompagnano per tutta la prima parte del romanzo, lasciando emergere un rapporto affettuoso con Luca, l'unica persona che rallegra le sue giornate. Attraverso la narrazione della ragazza, si coglie un aspetto celato del protagonista maschile, sempre spavaldo con amici e ragazze:
Il college era tutto per lui, e man mano che si avvicinava la fine della scuola e l'ora di diplomarsi, era sempre più nervoso. Sapevo che non aveva assolutamente voglia di ritornare a casa, al contrario di me. 
 Il sentimento d'amicizia si tramuta lentamente in qualcosa di più profondo ma, la nostra eroina cerca in tutti i modi di opprimere queste sensazioni:
"Questa sera sarà tutta nostra" ancora mi rimbombavano le sue parole nella testa, quelle sussurrate dolcemente al mio orecchio da Luca. Come potevo continuare a restare con i piedi per terra? Quando faceva così, tutto sembrava possibile ai miei occhi. Dovetti ripetermi più di una volta, durante la giornata, che eravamo solo amici. Che quella sarebbe stata una serata come tutte quelle passate insieme in questi lunghi anni di amicizia, nulla di più e nulla di meno.
 A complicare il loro rapporto sarà una serie di eventi che porterà la protagonista femminile a dubitare della vera personalità del suo migliore amico. Chi è veramente Luca Colonna?

Perché a un certo punto si doveva crescere e cambiare?
Note personali: Il romanzo è composto da 22 capitoli e l'ho letto tutto d'un fiato. Sebbene parli di una storia d'amore tra due adolescenti, non mancano colpi di scena che vi terranno con il fiato sospeso e di certo vi sconvolgeranno. Buona lettura!


Voto: 5 su 5


venerdì 21 aprile 2017

SCIARADE Vol. 1 CADUTA
Raffaele Rovinelli

Buon pomeriggio sognatori!
Oggi la nostra Anna ci propone una nuova opera di poesie composta dal poeta Raffaele Rovinelli.

Note: Poeta, nasce il 2 ottobre 1988 a Fano, una piccola città situata sul litorale Adriatico Nord della regione Marche. Sin da piccolissimo ha dimostrato agli altri un certo tipo di sensibilità, oltre alla necessità di solitudine in svariati momenti delle sue giornate; per questo motivo le persone, specialmente in ambito scolastico, non lo hanno mai compreso, ma addirittura rigettato e pesantemente discriminato in tantissime occasioni della sua vita.
Da tale disprezzo esterno, in Raffaele cominciò ad accendersi ed autoalimentarsi una spropositata voglia di riscatto. Da alcuni anni aveva cominciato a praticare l’arte urbana della break dance, ma per quanto nobile i risultati ottenuti in tal contesto hanno soddisfatto l’autore solo in parte. Nel febbraio 2009, la morte del suo caro bisnonno Mario lo porta, giorno dopo giorno, a capire che la letteratura può aiutarlo ad esprimersi al meglio, pertanto riuscendo, attraverso questo potentissimo mezzo di comunicazione, a farsi comprendere meglio da chi lo circonda. 
Nel 2011 riesce ad idealizzare il suo primissimo romanzo urban fantasy, tuttora non venuto alla luce, a causa di problematiche legate alla stampa del prodotto e alla sua eccessiva lunghezza. Nonostante ciò, pian piano Raffaele riesce a costruirsi un suo particolare stile di scrittura attraverso il quale si amplia poliedricamente, cominciando in seguito a dedicarsi alla poesia, agli aforismi, ai racconti brevi e a qualsiasi altro stile di scrittura esistente. 
Nel 2013 è stato scelto come autore emergente per poter offrire visibilità a sette sue composizioni poetiche, attraverso la sua prima partecipazione al un concorso poetico web nazionale, grazie alla sua opera in rima “Sofferenza”. In seguito nel luglio del 2014 ha partecipato per la prima volta, con un estratto inedito di racconto lungo 150 parole, al concorso “Getloub” creato dallo scrittore Giuseppe Carta, arrivando tra i finalisti in sesta posizione su venticinque racconti inediti.
Nel gennaio del 2015, grazie alla partecipazione al concorso Nazionale “Premio Pontevecchio” con un saggio breve inerente alla celebre opera pirandelliana “La patente”, viene segnalato e invitato alla serata di premiazione tenutasi il 14 marzo 2015, dove gli viene consegnato un diploma con motivazione da parte della giuria. Quasi in contemporanea, gli vengono segnalate due poesie inviate al concorso nazionale “Scrivendo Poesie” organizzato da Fiera Libro Romagna. Le suddette poesie vengono poi pubblicate in un’antologia presentata e venduta durante la serata di premiazione e consegna attestati nel corso della Fiera del Libro di Cesena.
Nel 2015 prende parte al corso di sceneggiatura con il docente Alessandro Forlani, presso la sede ell’associazione “Arte M.”
Dall’inizio del 2016 prende parte al corso intensivo di scrittura drammaturgica. 
Dal 2016 si dedica ai casting, con l’aspirazione di potersi inserire saldamente nel mondo del cinema e della cultura, inizialmente collaborando ai progetti artistici come soggettista/co-sceneggiatore.

Descrizione: Questo semplice (tuttavia complesso) libro di poesie, è un progetto nel quale l'autore cominciò a cimentarsi nel 2013 narra di molteplici illuminazioni vissute in prima persona dall'autore in questione.Una penna può dimostrarsi letale, ma talmente tanto da essere in grado di ferire ancor più della lama di un'affilata spada, certe volteL'autore, saggiamente, ha preferito spogliarsi, farsi a brandelli di fronte ad un foglio bianco, piuttosto che fare a brandelli. Ogni poesia rappresenta poeticamente un muscolo, un legamento, una nocca, etc di se stesso. Ma anche un enigma da risolvere.Egli stesso, con eterno ringraziamento, vi augura buona lettura.

Recensione: Buon pomeriggio sognatori e sognatrici!
Per la nostra serie Poesie vi propongo SCIARADE Vol. 1 CADUTA di Raffaele Rovinelli, al quale abbiamo recentemente dedicato un’intervista nel nostro blog (https://ilmondodellesognatrici.blogspot.it/2017/04/raffaele-rovinelli-buongiorno-sognatori.html). Il titolo dell’opera preannuncia il filo conduttore dei versi, accompagnati appunto dal dolore causato dalla caduta e l’enorme difficoltà nel rialzarsi. L’opera mi ha piacevolmente sorpreso: i versi sono ben scritti grazie all’utilizzo di un lessico ricercato ma al tempo stesso comprensibile al grande pubblico; inoltre, non delude, rimanendo in ogni singolo verso fedele al tema principale. Il lettore più sensibile di certo potrà provare un sentimento di empatia, al punto tale di immedesimarsi in quella che è un’intima sofferenza che accompagna tutta l’opera. Non lasciatevi ingannare: nonostante la sofferenza descritta nei versi, questo insieme di poesie può essere considerata come una piacevole lettura, in particolar modo per coloro che cercano comprensione nei propri tormenti.

Voto: 4 su 5